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martedì 27 febbraio 2018

I FARI DELL'ARCIPELAGO DI LA MADDALENA

Navigo da tanti anni in uno degli Arcipelaghi tra i più belli che abbia mai visto, l'Arcipelago della Maddalena e le Bocche di Bonifacio, situato nella parte nord orientale della Sardegna. Quest'area di Mare per via delle sue particolari condizioni metereologiche e marine è tra quelle con la più alta concentrazione di fari e fanali. Molti i racconti e le leggende sui fari della Sardegna, perché la storia di un faro è anche la storia degli uomini che vi hanno vissuto e del mare che hanno navigato.
Quante volte durante le crociere estive con i miei ospiti spinti da un poderoso maestrale lasciandoci di poppa al Grande Zot  la Corsica, navighiamo verso il faro di Razzoli, oppure verso il faro di Punta Filetto dell'isola di Santa Maria, o quello degli isolotti dei Barrettinelli di fuori o dei Monaci. Il mio preferito tra questi è quello di Razzoli, con la sua isola selvaggia e ricca di profumi. Il faro di Razzoli è stato anche il primo faro a essere costruito in Sardegna nel 1843 e funzionava con la grande lampada d'acetilene che per l'accensione richiedeva il lavoro di tante persone, per questo al suo interno vivevano tre famiglie. Dopo aver dato fondo all'interno di Cala Lunga scendiamo a terra c'è un piccolo molo e un piccolo caseggiato, sulla sua sinistra una tomba non più in buone condizioni su cui si raccontano due storie. Alcuni raccontano che è sepolto il corpo di una giovane ragazza figlia di un fanalista. Altri raccontano che vi siano sepolti due uomini vittime del naufragio della Semmilante una fregata della Marina  Francese. La leggenda dice che di notte alcune volte si odono grida strazianti ed è il fantasma dell'isola che non trova pace.
Raggiungiamo il faro a piedi percorrendo un sentiero dove una volta c'erano dei binari che servivano per portare il combustibile e le derrate alimentari. Raggiunto il faro vedrete un panorama mozzafiato sulle Bocche di Bonifacio e se si aspetta il tramonto vedrete il sole sparire in mare e quando si accenderà il faro di Lavezzi e quello di Razzoli i loro fasci di luce si incontreranno come due innamorati. Storie di famiglie che vi hanno vissuto, storie dei primi insegnanti per i figli dei faristi; sembra tutto molto romantico ma i racconti dei testimoni la descrivevano come una vita dura senza riscaldamento in totale isolamento. Il parco della Maddalena ha organizzato anni fa un concorso letterario su leggende e storie dei fari dell'Arcipelago della Maddalena, di cui in seguito è stato pubblicato un libro. Il libro è una raccolta delle storie più belle.




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